«LA MINDFULNESS è uno stato naturale dell’essere che consiste nel prestare attenzione, intenzionalmente al momento presente, in modo non giudicante»
Jon Kabat –Zinn
- La Mindfulness è essere consapevoli dei propri pensieri, delle proprie emozioni, delle sensazioni fisiche nel momento in cui le si sta sperimentando.
- La Mindfulness ci insegna ad ascoltare le proprie emozioni e comprenderle, anche quelle negative. L’obiettivo non è scacciarle ma evitare che possano soppraffarci.
- La Mindfulness richiede di stare a contatto con i propri pensieri; comprendere che essi sono «solo» pensieri e non necessariamente una rappresentazione realistica della realtà (la realtà non esiste, ognuno ha la propria).
Trova le sue origini nella Meditazione Buddhista, più in particolar modo nella meditazione Vipassana, orientata all’aumento della consapevolezza del qui e ora, attraverso la consapevolezza delle sensazioni corporee.
Il termine deriva da Sati, che in lingua Pali significa «tenere bene a mente» – Consapevolezza – Ricordarsi di portare attivamente attenzione al momento presente.
Questo termine è caratterizzato da una sfumatura relativa al ricordare, alla memoria, al ricordarsi di tornare costantemente all’osservazione diretta dell’esperienza quando ci si accorge di averla perduta.
E’ stata introdotta in Occidente negli anni Settanta dal biologo e professore della School of Medicine dell’Università del Massachussets Jon Kabatt-Zinn,
La diffusione della Mindfulness nella cultura occidentale si deve a Jon Kabat-Zinn, biologo e professore alla School of Medicine dell’Università del Massachussets. Jon Kabat-Zinn, considerato il padre della mindfulness in ambito scientifico, entra al MIT di Boston nel 1971 ed è proprio in questo periodo che inizia a dedicarsi allo yoga e alla meditazione zen anche grazie a maestri come Thich Nhat Hanh.
E’ in questo contesto culturale che Jon Kabat-Zinn sviluppa il programma Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) nel 1979. Questo tipo di programma è volto a promuovere il rilassamento fisico ed emotivo mediante pratiche “indirette” o “centrali” di mindfulness al fine di aumentare il benessere dell’individuo, la gestione dello stress e favorire il corretto funzionamento delle risorse naturali di guarigione dell’organismo.
Secondo la psicologia occidentale è proprio la capacità meta-cognitiva che si sviluppa attraverso la pratica costante della mindfulness a renderla una tecnica utile per ridurre stati di tensione, stress e sofferenza.
Durante la pratica di mindfulness si invita la persona a osservare con curiosità il naturale funzionamento della mente. Il fluire di pensieri emozioni, le sensazioni fisiche, il respiro; si invita il praticante ad osservare, portare consapevolezza qualsiasi contenuto compaia nella mente, senza giudizio, accogliendo qualsiasi cosa ci sia nel momento presente.
La Mindfulness è una qualità dell’essere umano: Si tratta di prestare attenzione a ciò che sta accadendo nella nostra esperienza presente, con un atteggiamento di apertura e di accettazione non giudicante. Coinvolge tutti i nostri sensi e ci apre a tutta la nostra esperienza, portandoci ad avere coscienza del nostro corpo, delle emozioni, dei pensieri e dell’ambiente esterno. Si tratta di “tornare ai nostri sensi”, essere in contatto con noi stessi, con gli altri e il nostro ambiente nel momento presente. Essa è uno stato naturale di presenza intuitiva in cui ci si sente più connessi, reali e vivi. La consapevolezza è uno stato dell’essere che è accessibile ad ognuno di noi.